CONCEICAO: "IL PEGGIOR PRIMO TEMPO DA QUANDO ALLENO"

11 gennaio 2025

Nel post partita di Milan Cagliari 1-1, queste le parole di un delusissimo mister Conceiçao:

“Mi aspettavo molto di più. Il primo tempo è stato il più brutto da quando sono allenatore. E’ un problema mentale e fisico, bisogna fare ancora tanto lavoro, alcuni momenti della partita non mi sono piaciuti per niente. Il pareggio è come perdere la partita e sono arrabbiato"

Sulla prestazione
"Il ritmo è stato basso, a volte i nostri difensori potevano portare palla perché avevano 20 metri davanti. Il primo tempo non mi è piaciuto per niente, un po' meglio il secondo ma dobbiamo fare di più. Ci sono tante cose da migliorare. Ci sono mancate cose importanti, siamo qua per lavorare anche se il tempo è quello che è. Dobbiamo passare questo messaggio ai giocatori affinché capiscano e accettino quel che si deve migliorare, perché è stato fin troppo visibile. Anche uno che uno che non capisce così tanto di calcio lo vede".

Su quali concetti si spinge in questo momento?
"C'è bisogno di un po' di tutto. Dobbiamo vedere ogni partita come una finale, non possiamo lasciar passare il tempo e andare al 60%. Dobbiamo andare al 110%, nemmeno al 100%. Ci sono momenti del gioco che dobbiamo migliorare tanto perché nella fase offensiva quando perdevamo palla il recupero era sempre troppo basso. Anche con la palla il ritmo deve essere più alto, dobbiamo fare dei movimenti per far muovere la difesa avversaria. Dobbiamo essere intelligenti, lavorare. Anche sul piano tecnico abbiamo sbagliato cose semplici, complicando il momento quando si poteva giocare semplice. Non era tutto una bellezza perché abbiamo vinto la Supercoppa, non è adesso un disastro. Serve essere equilibrati".

In questo Milan hai gli interpreti perfetti per la tua idea di calcio?
"Devo adattarmi".

Sul mercato
"Io voglio che la squadra faccia gli aggiustamenti in campo. Il mercato è un'altra cosa".

EN VERSION

Post-match comments from a disappointed coach Conceição after Milan-Cagliari 1-1:

"I expected much more. The first half was the worst since I became a coach. It's a mental and physical problem; there's still a lot of work to be done. Certain moments of the game I didn't like at all. A draw feels like a loss, and I'm angry."

On the performance:
"The pace was too slow. At times, our defenders could have carried the ball forward because they had 20 meters of space in front of them. I didn't like the first half at all, the second was a bit better, but we need to do more. There's so much to improve. We lacked important things. We're here to work, even if time is limited. We need to pass this message on to the players so they understand and accept what needs to be improved because it was all too obvious. Even someone who doesn't understand much about football could see it."

On the focus points right now:
"We need a bit of everything. We have to approach every game as if it were a final. We can't waste time or play at 60%. We need to give 110%, not just 100%. There are moments in the game we need to improve a lot, especially in the offensive phase. When we lost possession, our recovery was always too slow. Even with the ball, the tempo has to be higher. We need to make movements to unbalance the opposing defense. We have to be smart and work hard. On a technical level, we also made simple mistakes, complicating things when we could have played easier. It wasn't all beautiful just because we won the Supercoppa, and now it's not a disaster. We need to stay balanced."

Does this Milan have the perfect players for your footballing philosophy?
"I have to adapt."

But there's the transfer market:
"I want the team to make adjustments on the pitch. The market is something else."