ALLEGRI VUOLE RIPARTIRE ANCHE DA MAIGNAN. RIPRENDERANNO I COLLOQUI PER IL RINNOVO

NEWS

2 giugno 2025

Appena conclusa la stagione 2024/25 (nonostante la scadenza ufficiale resti il 30 giugno), il Milan ha subito compiuto due passi decisivi che indicano una direzione rinnovata e ben definita per il suo progetto sportivo: la nomina di Igli Tare come direttore sportivo e di Massimiliano Allegri come nuovo allenatore. Nelle scorse settimane, mentre si delineava sempre più nitidamente il fallimento di questa annata, Furlani aveva parlato apertamente della necessità di cambiare per evitare il ripetersi degli errori del recente passato. In attesa di scoprire cosa porterà il mercato – e soprattutto chi porterà via – queste due mosse sembrano avere una loro coerenza sia logica che tecnica.

Il Milan dovrà ora ritrovare compattezza, organizzazione e un cammino condiviso da tutte le sue componenti. Si è discusso molto, giustamente, delle decisioni poco felici prese a livello dirigenziale negli ultimi anni, ma è importante ricordare che chi scende in campo ha un ruolo centrale nelle sorti della squadra. La scelta di Massimiliano Allegri, figura di enorme esperienza e autorevolezza, capace di accentrare e gestire con equilibrio, si inserisce perfettamente in questa visione. Serve riportare serenità all’interno di uno spogliatoio che nell’ultima stagione è stato attraversato da tensioni e atteggiamenti poco professionali.

Allegri e Tare sanno bene dove vogliono arrivare, e per questo a breve riprenderanno i colloqui con Mike Maignan in merito al rinnovo contrattuale. Il portiere francese è legato al club fino al 30 giugno 2026: nei mesi passati era stata raggiunta un’intesa a parole, mai però messa nero su bianco. Da gennaio il Milan aveva deciso di sospendere le trattative, per prendersi il tempo di fare tutte le valutazioni necessarie, tanto sportive quanto economiche. Non è stata la stagione migliore per Maignan, specialmente in Champions League, ma nel finale ha dimostrato di essere tornato ai suoi livelli, con interventi di grande rilievo.

Va poi considerato anche il suo ruolo all’interno della squadra: con Conceiçao era stato identificato come il nuovo capitano, confermando l’importanza del suo peso specifico nello spogliatoio rossonero. In una finestra di mercato destinata a rivoluzionare la rosa – si pensi a Theo, anche lui in scadenza 2026 ma ormai lontano da ogni possibilità di rinnovo – ripartire da Maignan significherebbe fare affidamento su una delle poche certezze, rispettata e rispettabile, rimaste a Milanello. Allegri è stato chiaro: per lui, è un punto cardine.

EN VERSION

As soon as the 2024/25 season ended (even though the official deadline is June 30), Milan wasted no time in taking two decisive steps that signal a fresh and clear direction for its sporting project: the appointment of Igli Tare as sporting director and Massimiliano Allegri as the new head coach. In recent weeks, as the disastrous nature of this season became increasingly evident, Furlani had openly spoken about the concrete need to change course to avoid repeating past mistakes. While we await the outcomes of the transfer window—especially who might leave—these two decisions seem to have both logical and sporting coherence.

Milan now needs to become compact, unified, and follow a shared direction. Much has been said—rightly so—about the poor decisions made at management level in recent seasons, but it’s worth emphasizing that those on the pitch ultimately hold the power to influence results the most. The decision to bring in Massimiliano Allegri, a man of vast experience and credibility, a centralizing figure and wise manager, perfectly aligns with this new vision. The squad needs to regain balance after a season marked by internal conflicts and a lack of professionalism.

Allegri and Tare have a clear vision, and for this reason, they will soon resume talks with Mike Maignan regarding a contract renewal. The French goalkeeper's deal is currently set to expire on June 30, 2026: in previous months, a verbal agreement had been reached but was never formalized. Since January, Milan chose to pause negotiations to take the necessary time for all relevant assessments—both sporting and financial. Maignan didn’t have his best season, especially in the Champions League, but he bounced back strongly towards the end, making crucial and decisive saves.

Another key element is his leadership role: under Conceiçao, he was identified as the designated captain, highlighting his significant influence in the Milan dressing room. In a transfer window expected to reshape the squad—think of Theo, also under contract until 2026 but now with no real prospect of renewal—building around Maignan would mean starting again from one of the few solid, respected, and respectable figures at Milanello. Allegri has made it clear: for him, Maignan is indispensable.